Info Premi Brunacci – Monselice

PREMIO BRUNACCI – MONSELICE
PER LA PROMOZIONE DELLA STORIA PADOVANA E VENETA

Il Comune di Monselice (PD) per valorizzare e promuovere la storia regionale realizza un concorso storico denominato “PREMIO BRUNACCI – MONSELICE” con l’obiettivo di far conoscere e promuovere la storia padovana e veneta. Il concorso è rivolto alle scuole della provincia di Padova, alle tesi di laurea magistrali e alle pubblicazioni riguardanti il padovano e la  storia veneta.

I Premi Brunacci nacquero 35 anni fa per iniziativa  di un gruppo di professori dell’Università di Padova – coordinati dai prof. Antonio Rigon e Sante Bortolami – desiderosi di promuovere la conoscenza storica, valorizzando la storia locale nell’insegnamento scolastico, nella divulgazione, nella ricerca scientifica. Il clima era allora favorevole ad un simile tentativo: i programmi della scuola dell’obbligo incoraggiavano una didattica attenta al contesto ambientale, alle tradizioni e alle vicende relative al territorio nel quale vivevano ed operavano docenti e studenti; nelle università, anche per influsso di correnti storiografiche d’Oltralpe, insediamenti e vita quotidiana, mentalità e cultura materiale, campagne e lavoro contadino, città e centri minori erano oggetto di studi spesso innovativi anche sul piano metodologico.

 

I Premi Brunacci sono stati lo specchio fedele di questo vivace movimento culturale, favorendo l’incontro tra grandi maestri e giovani ricercatori, tra studiosi e studenti, tra storici di professione e storici dilettanti, tra insegnanti della scuola dell’obbligo, professori delle secondarie, docenti universitari impegnati nella didattica e nella ricerca storica in senso ampio, comprendente la cultura, le arti, la letteratura, il teatro, l’ambiente. I nomi dei premiati e le motivazioni con le quali sono stati attribuiti i premi nelle varie edizioni parlano da sé e dicono delle scelte rigorose operate nel corso degli anni dalla giuria, secondo un’idea alta degli studi, dell’insegnamento, della stessa divulgazione della conoscenza storica troppo spesso soggetta a strumentalizzazioni e distorsioni che nulla hanno a che fare con il lavoro dello storico. Le riunioni annuali, le discussioni vivaci, il confronto anche aspro, gli incontri conviviali sereni e frizzanti, le premiazioni animate dall’impaziente scalpitare dei ragazzi nella chiesa di Santa Giustina, o nel castello, o in una scuola o in un cinema o sotto un tendone appartengono ad un patrimonio di esperienze che credo ci abbiano reso tutti più ricchi. Se tutto ciò è stato possibile lo si deve all’appoggio delle amministrazioni che si sono susseguite alla guida del comune di Monselice. E stata una dimostrazione di civismo e di amore per la propria città e la propria terra: un bell’esempio di sensibilità culturale, un’ iniziativa che fa onore a Monselice.

 

 

 

Vincitori dei Premi Brunacci (1984-2021)

Sezioni destinate alle pubblicazioni riguardanti la storia veneta e del padovano

1^ edizione 1984 – G. BORELLA [e altri..], Piove di Sacco. 1984.   [ vai…]

2^ edizione 1985 – R. PIVA, Le “Confortevolissime” Terme. La Galiverna 1985.

3^ edizione 1986 – A. ZORZI, Venezia austriaca 1798-1866. Laterza 1986. – P. GIOS, Un vescovo tra i nazifascisti e partigiani. Padova 1986. S. SALVAGNINI [e altri..], La scena e la memoria. Comune di Este 1985.

4^ edizione 1987 – P. Del NEGRO, Il mito americano nella Venezia del ‘700. Liviana Editrice 1986.

5^ edizione 1988 – P. L. BAGANTIN, L’arte dei Canozi lendinaresi. Edizioni Lint 1987. – L. CABERLIN, Il catastico di S. Giustina di Monselice detto di Ezzelino. Antenore 1988.

6^ edizione 1989 – A. VENTURA, Padova. Laterza 1989. – T. MERLIN, Storia di Monselice. Il Poligrafo 1988.

7^ edizione 1990 – S. BACCINI – V. LARCATI, La compagnia: 75 anni di teatro nel Veneto. Zielo 1989.

8^ edizione 1991 – L. LAZZERINI (a cura di), A. GIANCARLI, Commedie. Antenore 1991. – F. SELMIN, Storia di Este. Il Poligrafo 1991. –  C. FUMIAN, La città del lavoro. Marsilio 1990.

9^ edizione 1992 – L. MENEGHELLO, Maredè, Maredè. Rizzoli 1991. – L. COCCATO, Campolongo Maggiore, Cassa Rurale ed Artigiana di Bojon 1991.

10^ edizione 1993 – A. OLIVIERI, Riforma ed eresia a Vicenza nel Cinquecento. Herder 1992. – G. SCABIA, Nane Oca, Torino, Einaudi 1992. Premio speciale a R. VALANDRO.

11^ edizione 1994 – D. RANDO, Una chiesa di frontiera. Il Mulino 1994. – G. RONCONI, Francesco Novello e la riconquista di Padova (1390). La Garangola 1994. G. SANDON, Colli Euganei. Proposte per un Parco. La Galiverna 1993.

12^ edizione 1995 – G. TIGLER, Il portale maggiore di San Marco a Venezia. I.V.S.L.A. 1995. Premio speciale a GIROLAMO ARNALDI. – R. MARCONATO, Loreggia dal medioevo al secolo 20°. Biblioteca Cominiana 1994.

13^ edizione 1996 – G. PADOAN, L’avventura della commedia rinascimentale. Piccin Nuova Libraria 1996. – G. CRACCO, Nato sul mezzogiorno. La storia di Ezzelino. Neri Pozza 1995.

14^ edizione 1997 – M. MILANI, Antiche rime venete (XIV-XVI sec.). Esedra 1997.  – M. C. BILLANOVICH, L’attività estrattiva negli Euganei. Dep. Storia Patria per le Venezie 1997.

15^ edizione 1998 – G. COZZI, Ambiente veneziano, ambiente veneto. Marsilio 1997. – M. VIGATO, Il monastero di S. Maria delle Carceri.., Comune di Carceri 1997.

16^ edizione 1999 – L. PUPPI, Andrea Palladio. Electa 1999.   – S. GIORATO, A fulgure et tempestate… Francisci Editori 1999.

17^ edizione 2000 – A. BARBIERI – A. ANDREOSE (a cura di), MARCO POLO, Il milione. Marsilio 1999. – F. LIGUORI, Batagia. ADLE 1999. – C. FRUGONI, Due papi per un Giubileo. Rizzoli 2000.

18^ edizione 2001 – G. B. PELLEGRINI, Il ladino o Retoromanzo. Edizioni dell’Orso 2000. – G. BALDISSIN MOLLI (a cura di), Botteghe artigiane dal Medioevo… Il Prato 2000.

19^ edizione 2002 – F. AGOSTINI, Istituzioni ecclesiastiche e potere politico in area veneta (1754-1866). Marsilio 2002. – P. DEL NEGRO (a cura di), L’università di Padova. Signum 2002. – G. MARINELLI, Premio Sigillo Monsilicis.

20^ edizione 2003 – P. SAMBIN, Per le biografie di A Beolco il Ruzante e di A. Cornaro. Esedra 2002. – A. PETTENELLA, Storie Euganee. Cierre 2002. V. BRANCA, Premio Sigillo Monsilicis

21^ edizione 2004 – M. BERTONCIN, Logiche di terre e acque. Cierre 2004. – S. ZAGGIA, L’Università di Padova nel Rinascimento. Marsilio 2003. M. RIGONI STERN, Premio Sigillo Monsilicis

22^ edizione 2005 –  G. FOSSALUZZA, Gli affreschi nelle chiese della Marca Trevigiana. Cassamarca 2003. – L. TOMASIN, Testi padovani del Trecento. Esedra 2004.

23^ edizione 2006 – G. GULLINO, La saga dei Foscari. Cierre 2005. – D. BARTOLINI, Medici e comunità. Deputazione editrice 2006. – E. MARTELLOZZO FORIN, La bottega dei fratelli Mazzoleni, orologiai (1569). Il Prato 2005.

24^ edizione 2007 – F. GAMBINO, I vangeli in antico veneziano. Antenore 2007. – A. SACCO, La vita in Cadore. Cierre 2007. F. SELMIN (a cura di), Maria CARAZZOLO. Più forte della paura. Cierre 2004.

25^ edizione 2008 – E. M. DAL POZZOLO, Colori d’Amore. Canova 2008.  – L. PIGATTO, La specola di Padova. Signum 2007. – C. SCIMONE, Premio Speciale della Giuria.

26^ edizione 2009 – G. L. FONTANA e G. BRESSAN (a cura di), Trissino nel ‘900. Il Poligrafo 2009. – R. BRAGANTINI e P. GRIGUOLO (a cura di), Lucrezia Gonzaga. Lettere. Minelliana 2009. – A. ESPEN, Uomini e territorio. I primi 200 anni di Cervarese Santa Croce. Il Prato 2008.  [ vai…]

27^ edizione 2010 – M. ISNENGHI, Premio Sigillo Monsilicis . –  L. D’ONGHIA, Ruzante. La moscheta. Marsilio 2010.  [ vai…]

28^ edizione 2011 – G. ROMANATO, Un italiano diverso. Giacomo Matteotti. Longanesi 2011. –  F. LIGUORI, L’arte del Liuto. Il Prato 2010.  [ vai…]

29^ edizione 2012 – C. SAONARA, Una città nel regime fascista. Padova 1922-1943. Marsilio 2011. – C. MAGNI, Lettere di Gregorio Barbarigo ai familiari. Istituto Storia Ecclesiastica Padovana 2011.   [ vai…]

30^ edizione 2013 – C. MENGOTTI e S. BORTOLAMI (a cura di), L’agro centuriato a nord-est di Padova contemporanea. Cierre 2012  – I. PACCAGNELLA Vocabolario del Pavano. Esedra 2012. [ vai…]

31^ edizione 2016 – D. RANDO, Venezia medioevale nella modernità. Viella 2014. – F. BENUCCI – F. CHECCHI, Le certose di Padova. Cleup 2016. – G. BRECCIA, 1915. L’Italia va in trincea. Il Mulino 2015.  [ vai…]

32^ edizione 2017 – A. SAVIO, Nobiltà palladiana. Viella 2017 –  S. Dal SANTO, Il clero nella diocesi di Padova. ISE 2016. – L. BRACCESI, L’avventura di Cleonimo. Il Poligrafo 2017. [ vai…]

33^ edizione 2018 – P. BRUNELLO, Colpi di scena… Cierre 2018.  – S. FORNASA, Il tempo di un respiro. Marsilio 2018. – O. PITTARELLO (a cura di), Statuti di Padova di età carrarese. Viella 2017.  [ vai…]

34^ edizione 2019S. PEROSA, Il Veneto di Shakespeare. Cierre 2018. – M. CAMELI, Padova 1419-1420. Gli statuti della fraglia dei notai. ISIME 2018.   G. RALLO, M. CUNICO, M. AZZI VISENTINI, Paesaggi di villa. Architettura e giardini nel Veneto. IRVV, Marsilio 2015. [ vai…]

35^edizione 2020 – 

 

Istituzione del premio e il gruppo culturale “Giovanni Brunacci”

Il premio “Brunacci” è stata un’iniziativa promossa dall’omonimo gruppo culturale, costituitosi a Monselice nel marzo 1983. Tra i soci fondatori troviamo Giuseppe Ruzzante – nominato subito presidente -, Claudia Gonzato, Maria Berto Nella, Roberto Valandro, Adriana Bolzicco, Giorgina Giorgini, Giacomo Loreggian, Gianna Milani e Sergio Valandro.

Lo statuto indicava tra gli obiettivi della nuova associazione, la volontà di “sostenere, coordinare, promuovere e gestire attività rivolte alla valorizzazione del patrimonio culturale, sociale, storico, artistico e monumentale del Veneto”. L’atto notarile precisa che la nuova associazione doveva “sensibilizzare l’opinione pubblica con manifestazioni, conferenze, dibattiti di problemi di attualità finalizzate sempre all’educazione e al miglioramento del rapporto fra cittadini e le istituzioni. Un programma veramente impegnativo per la nuova associazione che poteva contare solamente sulle proprie risorse finanziarie per realizzare qualsiasi iniziativa.

Ad onor del vero, bisogna ammettere che in quel tempo mancava a Monselice il sostegno pubblico alle associazioni che si prodigavano nella realizzazione di attività culturali per tutta la popolazione e soprattutto mancavano i locali e i luoghi dove coltivare qualsiasi espressione intellettuale. Purtroppo dal Dopoguerra le opportunità culturali a Monselice erano veramente poche. La mancanza di spazi teatrali e la destinazione ad altri usi delle numerose sale private che nei primi anni del Novecento ospitavano spettacoli culturali di vario genere determinarono una diffusa apatia tra la popolazione, d’altronde la necessità di ricostruire l’apparato produttivo danneggiato dalla guerra era diventata una priorità per l’Amministrazione comunale.

Le nuove idee del ‘68 arrivarono, anche se molto diluite, anche a Monselice e con loro una nuova classe dirigente – capitanata dal neoeletto sindaco Mario Balbo e dall’Assessore alla Cultura Vittorio Rebeschini – vincitrice delle elezioni locali con un ambizioso programma amministrativo che privilegiava l’esigenza di scuotere Monselice dal diffuso torpore culturale e contemporaneamente indicava le strategie per sensibilizzare la popolazione ai problemi della cultura.

In questa ottica nasceva il “matrimonio” con l’Università di Padova e in particolare con il giovane professore di Padova Gianfranco Folena che condivideva con Leone Traverso e Diego Valeri lo studio sui problemi della traduzione, intesa come forma di contatto e di confronto tra culture diverse.

Già nei primi contatti si avvertiva la volontà degli amministratori locali  di inserire la Città di Monselice nel giro degli interessi culturali dell’Università di Padova mentre Folena trovava nella disponibilità monselicense le strutture logistiche per realizzare i convegni sui problemi della traduzione ovvero un eccezionale supporto per la sua attività di studioso.

L’Amministrazione comunale volle subito dare la massima attenzione al premio inserendolo in un nutrito programma di manifestazioni culturali denominato i “Maggi monselicensi” che quasi naturalmente spingevano verso il crescendo del Premio, la cui proclamazione dei vincitori concludeva le iniziative  culturali primaverili.

Tanti sforzi furono subito premiati con l’arrivo a Monselice dei maggiori poeti italiani del ‘900 (Sereni, Giudici, Fortini, Luzi e altri) che sono riusciti a raccogliere le molte energie latenti nella comunità di Monselice.

Non mancarono, però, negli anni successivi contestazioni e incomprensioni soprattutto con il Centro Sociale che accusava il Premio di traduzione di essere troppo “lontano” dagli interessi della gente. Le critiche, in parte vere, costrinsero gli organizzatori a rivedere le norme di partecipazione introducendo significative innovazioni nello svolgimento della manifestazione.

Negli anni ’80 del secolo scorso iniziò un nuovo “rinascimento” per Monselice, favorito da una nuova sensibilità dell’Amministrazione comunale per le attività culturali che si concretizzarono nell’istituzione di specifici capitoli di bilancio per finanziare le attività culturali. Mentre per volontà di privati, oltre al gruppo Brunacci, (ri)nasceva la Pro Loco, veniva istituita la Giostra della Rocca e il gruppo filatelico riprendeva nuovo vigore,  dimostrando quante energie positive Monselice era in grado di esprimere e quante vitalità ci sia tra la gente che ritrova nell’amore per la propria città e nello studio della storia locale un nostrano orgoglio per la propria terra.

In questo contesto si muoveva anche il gruppo culturale “Brunacci” La prima iniziativa del gruppo è stata la realizzazione di un premio che valorizzasse la ricerca storica a tutti i livelli, dalla scuola elementare all’opera edita – precisa la Segreteria organizzativa dalle pagine della Difesa del Popolo del 28 settembre 1984 – privilegiando l’apporto di studenti, ricercatori e divulgatori che affiancano questa passione del conoscere ad attività professionali le più varie. Filo conduttore della manifestazione è l’intento di mettere in luce la ricerca compiuta anche da persone più o meno anonime, quali studenti e appassionati, che con amoroso impegno indagano su quella gente e quegli eventi che la storia ufficiale non riesce a comprendere in sé.

Intervento del comune

La seconda edizione, realizzata direttamente dal gruppo culturale Brunacci, si è svolta ripetendo il già consolidato percorso, sebbene siano venuti a mancare il supporto e l’apporto economico dell’ente morale Opera Immacolata Concezione di Padova. A sostenere l’iniziativa intervenne il Comune di Monselice che finanziò parte dei premi. Era evidente quindi che il premio Brunacci, nella nuova e più accattivante formulazione che prevedeva riconoscimenti in denaro per oltre cinque milioni di lire, aveva bisogno di continui e costanti finanziamenti nonché di un adeguato supporto logistico che il gruppo culturale Brunacci non poteva sopportare a lungo. Per dare continuità alla manifestazione, ci racconta il socio fondatore Giuseppe Ruzzante, era indispensabile coinvolgere l’assessorato alla cultura. La prima significativa svolta nella vita dei Premi Brunacci, quindi, porta la data del 26 luglio 1986. In quel giorno infatti la Giunta comunale con provvedimento n. 655 prende atto che il “Gruppo culturale Brunacci intende cedere completamente l’iniziativa al comune di Monselice nella convinzione che questo possa  garantire la continuità e la promozione” della manifestazione” e decide di  “adottare completamente l’iniziativa” per cui il comune  ne diventa così proprietario a tutti gli effetti, “riservandosene ogni diritto”.  Oltre all’aspetto formale la Giunta dispone che la segreteria sia affidata al responsabile della biblioteca

 

 

 

 

Opuscolo con la storia dei primi vent’anni del premio Brunacci in PDF  [ vai…]

Giuria storica del  Brunacci    [ vai…]